Piano piano occorre cominciare a prendere confidenza con le sensazioni della bioenergia.
Un modo semplice è quello di attivare le sensazioni delle manistrofinandole insieme o battendole. Si allontanano le mani e si percepiscono le sensazioni diformicolio, calore, freddo, densità o pressione.
A questo punto si può giocare con la “sfera”, con la palla di energia, percependone le sensazioni, oppure si allontano e avvicinano le mani in una sorta di movimento a fisarmonica facendo attenzione alle sensazioni di espansione compressione.
Altro esercizio ancora consiste nel direzionare con l’intenzione un raggio di energia da un palmo all’altro e prestare attenzione sia alla proiezione, sia alla ricezione.
Ancora è possibile inviare energia con un dito sul palmo dell’altra mano e disegnare figure come cerchi, quadrati, triangoli e così via, mantenendo viva l’attenzione del flusso bioelettrico e la percezione delle sensazioni.
Le distanze possono essere variate e si valutino le diverse sensazioni. Scopo di questi esercizi è attivare l’emisfero destro del cervello e creare un sistema di biofeedback per gestire l’energia in modo consapevole.