Gli agenti che lo hanno fermato e sottoposto al test alcolemico non lo hanno informato della possibilità di avere un legale. Il giudice lo assolve: “Il test prova nulla, se non si informa il guidatore dei suoi diritti”.
Il Gup di Milano Donatella Banci Buonamici ha assolto un giovane automobilista trovato alla guida in stato di ebrezza e positivo all’etilometro, poiché gli agenti che lo hanno fermato non lo hanno avvisato del diritti di nominare un legale prima di essere sottoposto al test.
La sentenza ha quindi stabilito che un guidatore fermato dalle forze dell’ordine e che risulti in stato d’alterazione non può essere sottoposto al test alcolemico senza essere preventivamente informato della possibilità di farsi assistere da un difensore di fiducia.
I legali del giovane Stefano Gallandt e Roberto Enrico Paolini del Foro di Milano, hanno accolto con gioia la sentenza dichiarando: “Finalmente anche il Tribunale di Milano con questa fondamentale sentenza ha messo un argine all’uso indiscriminato dell’etilometro da parte degli agenti ai fini della prova del reato di guida in stato di ebbrezza”.
Troppo spesso infatti gli accertamenti stradali vengono effettuati senza le garanzie previste dalla legge. “Ogni cittadino, ha diritto, prima di eseguire l’alcoltest e non dopo esser risultato positivo, di essere avvisato che è sua facoltà nominare un avvocato di fiducia che possa assisterlo durante l’esecuzione del test etilometrico” hanno aggiunto gli avvocati.
Nella sentenza si legge che è obbligatorio informare il guidatore della possibilità di essere assistito da un legale, altrimenti in caso di positività dell’etilometro, il test diventerebbe nullo e irripetibile: “Una prova senza valore, carta straccia nel processo”