Paola Giovetti, scrittrice e giornalista, dopo la laurea in lettere conseguita presso l’università di Bologna, si è dedicata per qualche tempo all’insegnamento, coltivando al tempo stesso l’interesse per le tematiche esoteriche e spirituali; da alcuni anni si dedica esclusivamente alla ricerca e alla divulgazione in questi campi. Ha pubblicato una trentina di saggi sulle tematiche sopracitate, dei quali parecchi sono stati tradotti anche all’estero.
Collabora a testate nazionali (periodici Rizzoli, il mensile Astra e il settimanale Visto) e al mensile Il Giornale dei Misteri. E’ redattrice di “Luce e Ombra”, la più antica rivista italiana di parapsicologia. Ha partecipato a programmi radiofonici e televisivi e a numerosi congressi, sia in Italia che all’estero.
Questo libro di Paola Giovetti s’inserisce in un vasto movimento d’idee edi costume, che ha avuto inizio da alcuni anni, e che continua a svilupparsie ad espandersi. Si potrebbe definirlo “il riscatto della morte”, ossia larivalutazione di un’esperienza intorno alla quale, per moltissimo tempo, siera creata una sorta di congiura del silenzio, un’emarginazione, un’intesad’oblio tra il pavido e il furbesco. Riconsiderare la morte dai più vari punti di vista – medico, scientifico, filosofico, psicologico, psicoanalitico, parapsicologico, iniziatico… sonoquesti i principali approcci di quel processo, a cui bene si addice il titolodato da Fausto Gianfranceschi a un suo libro (che Paola Giovetti non manca di menzionare):Svelare la morte.