Una nuova scoperta sfida, se non i revisionisti, la storia antica mostrando come le prime culture del mondo condividevano misteriosamente la stessa icona religiosa. Dagli Egizi agli Assiri, dai pre-Incas agli europei, l’icona è onnipresente. E’ il simbolo perduto di una dimenticata religione dell’età dell’oro che fiorì a livello mondiale nel remoto passato?
La stessa icona incisa nella pietra in cima al tempio ai lati opposti del mondo. A sinistra: La porta del Sole di Tiahuanaco, in Bolivia. A destra: Tempio di Adriano a Efeso, in Turchia.
Per diversi decenni, gli studiosi mainstream hanno insistito sul fatto che le prime civiltà del mondo sorsero separatamente e indipendentemente. Ma una nuova, straordinaria scoperta getta ora seri dubbi sulla loro teoria. Essa mostra come le culture di tutto il mondo – culture che gli studiosi insistono evolutesi separatamente, in realtà hanno seguito lo stesso sistema spirituale globale o religione universale, la cui icona centrale è stata ritrovata nelle rovine dei loro antichi popoli.
L’ICONA RITROVATA NELLE ROVINE DI TUTTO IL MONDO.
L’icona religiosa è mostrata nelle foto sotto
Notare la posa parallela
Questa stessa icona religiosa esiste tra le rovine delle più antiche culture del mondo – un sorprendente parallelo sconosciuto al mondo accademico!
Con entrambe le braccia tese in direzioni opposte ( destra e sinistra) un unico dio o dea tiene “oggetti gemelli” in ogni mano , in modo simmetrico.
Questi oggetti sono di solito animali , spesso serpenti , ma a volte vegetazione o bastoni magici . L’opera è quasi sempre perfettamente simmetrica , proprio come la posa dell’icona .
Se le culture antiche si sono evolute separatamente , come gli studiosi ci dicono , come mai allora, questa icona religiosa è presente in tutto il mondo?
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Attraverso: https://neovitruvian.wordpress.com/2014/04/20/unicona-del-dio-interiore-trovata-in-tutto-il-mondo-riscrive-la-storia-e-rivela-una-passata-eta-delloro/
Tutti modi diversi per rappresentare il Caduceo.
Tali somiglianze non potrebbero essere spiegate ricorrendo al concetto di inconscio collettivo? Che si sarebbe potuto esprimere attraverso più culture, anche separate da oceani, senza sostanziali differenze da una cultura a un’altra? Dopotutto ogni cultura umana condivide un’origine naturale, avvenuta in Africa milioni di anni fa, perciò alcune modalità d’espressione culturale, per essere concretizzate, potrebbero non necessariamente essere dovute all’esistenza, indimostrata, di una civiltà addirittura planetaria antecedente alle più antiche conosciute, ma forse una prova dell’attracco metaforico dell’inconscio collettivo nelle vite degli esseri umani responsabili di quelli che oggi sono i siti archeologici più antichi conosciuti.